"...Enzo Cacace è un grafico di notevole impegno, come pittore, usa il colore come <<commento>> delle immagini disegnate ma appare lampante che il promettente artista vede nella struttura grafica l'asse portante di ogni sua costruzione, rimanga essa allo stato di disegno o venga trasformata in opera pittorica. Ed ha ragione, perchè i pittori di autentico talento sono tutti degli ottimi grafici... E penso anche che il giovane pittore si è reso conto che occorre rifarsi a schemi fantastici in cui poetica e realtà raggiungono una piena osmosi, anzichè piegarsi alle ideologie..."
                    Gino Grassi, 1978

“Le immagini di Cacace spaziano in un arco di vastissimo raggio: egli recupera uomini e vesti, brani di umanità e personaggi, segni di avanguardia e momenti idilliaci, badando soprattutto non alla veste esterna, al costume che lo affascina per memoria colta, ma ai battiti del cuore di sempre che ha costantemente espresso l’anelito a volare libero.”
  Salvatore Di Bartolomeo, 1980

“Uno• Sette• Duemila… Arianna sommerge di tenerezza l’estate giubilare. Miele alla luce porta: felicità la colmi tra soli e lune.
Noi provvisori. La musica non ci salva: almeno ci consola. Noi frettolosi. La musica non ci assicura: almeno placa i passi. Noi enigmatici. La musica di un calice vinciano ci surclassa.
Né prima, né dopo: l’eternità non ha genitori, né eredi. Musica interna dilata energie, le aggruma a colpi di suoni rompendo a faccia a faccia i timpani dell’universo…”
                                                                                                                 Angelo Calabrese, 2000

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